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San Francesco di Gubbio
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Chiesa di S.Francesco
Costruita insieme al
convento tra il 1230 e il 1240, quindi pochissimi anni dopo la morte di Francesco
(1226). Il campanile ottagonale fu completato invece più tardi (1477)
L'opera è stata attribuita all'architetto frate Bevignate di Cingoli, ma
non è certo, infatti egli sarebbe nato nel 1250.
Il complesso sorge nello stesso luogo ove era situata la casa degli
Spadalonga, amici di Francesco, che lo accolsero affettuosamente quando,
nel 1207, si spogliò degli abiti che indossava e con un misero
camiciotto, lasciò la sua famiglia e Assisi, rifugiandosi a Gubbio.
Traccia dei muri della Casa degli Spadalonga è conservata e ben visibile
nella sacrestia.
Sul lato sinistro, di fronte al giardino pubblico, si trova una porta
d'ingresso in stile romanico, a due aperture di cui una murata, sopra vi
è un bellissimo rosone. La facciata, non terminata nella sua parte
superiore, presenta il portale principale, in stile romanico, sormontato
da un rosone, sistemato solo nel 1958. In quell'occasione furono chiuse
anche le due finestre rettangolari aperte nel 1700 sopra la porta, quando
venne trasformato in senso barocco l'interno della chiesa.
E' la sola chiesa a tre navate della città.
All'interno 14 grandi pilastri ottagonali di pietra sorreggono la volta
impostata ad uguale altezza in tutte tre le navate.
Le volte e i capitelli sono il risultato della ristrutturazione del 1754.
La Cappella a destra è divisa da una volta quattrocentesca.
Nella parte superiore si osservano frammenti di affreschi trecenteschi;
sotto la volta, al centro Cristo Redentore, ai lati gli Evangelisti.
Nel Convento è notevole, per il suo valore storico-artistico, il
"Chiostro della pace", sul quale si affaccia la "Sala del
Capitolo" dove, un tempo, i frati si riunivano per decidere sulle
norme della loro vita conventuale (quando non fu più utilizzata per tali
scopi, per molti anni e fino pochi decenni fa ha rappresentato il
magazzino di deposito del sale dei Monopoli di Stato, la cosiddetta:
"salara"). Dallo stesso "chiostro della pace" si
accede al "Refettorio", ora trasformato in sala congressi, e al
"chiostro maggiore", il vero e proprio chiostro del convento,
non aperto al pubblico, se non in occasioni eccezionali come rassegne
d'arte e spettacoli classici.
Nello spazio tra la chiesa e l'ospedale, al confine dell'orto dei frati,
è stato posto nel 1997 un monumento che raffigura S. Francesco e il lupo.
L'opera, dell'artista Roberto Bellucci, è stata realizzata da un comitato
cittadino insieme al contributo del Comune e delle antiche corporazioni
medioevali come l'Università dei Muratori, dei Fabbri, dei Falegnami, dei
Calzolari, dei Sarti e della Società Operaia di Mutuo Soccorso.
In occasione del Grande Giubileo del 2000, nella Chiesa e nel Convento
di S. Francesco è stato fatta un'importante opera di restauro e
consolidamento dalle ditte: Pierotti Carlo di Gubbio, Calosi del Mastio di
Firenze e EdilFaramelli di Gubbio, su progetto degli Ingegneri: Marco
Balducci, Roberto Regni, Roberto Radicchia e degli Architetti: David
Pasquinelli e Raffaele De Angelis.
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